
L'ATTIVITÀ CHIRURGICA
Neurooncologia, Chirurgia endoscopica, Chirurgia vertebrale, Infiltrazioni vertebrali
In qualità di neurochirurgo, tratto tutte le principali patologie sia craniche che spinali, da quelle oncologiche, a quelle vascolari, malformative, degenerative e traumatiche che vedo in regime ambulatoriale, in Pronto Soccorso, oltre che nei Reparti di degenza e nei Pronto Soccorso di numerosi Ospedali periferici, di cui siamo consulenti come Unità Operativa di Neurochirurgia.
In particolare, il mio interesse si rivolge maggiormente alla patologia neurooncologica, cerebrale e spinale, alla chirurgia endoscopica e alla chirurgia vertebrale.
La Sala operatoria di Legnano è equipaggiata con una strumentazione di ultimissima generazione e ad alta tecnologia (esoscopio 4k-3D, microscopio 4k con braccio robotico, risonanza magnetica intraoperatoria, ecografo, fluoroscopia 3D, monitoraggi neurofisiologici) che consente di eseguire una chirurgia di alto livello e di estrema precisione.

NEUROONCOLOGIA
Eseguo trattamenti chirurgici per tumori cerebrali sia primitivi (gliomi, meningiomi), sia secondari (metastasi). Gli interventi vengono eseguiti con l'ausilio del microscopio o dell'esoscopio, dei sistema di neuronavigazione e, nel caso di tumori in sedi critiche, anche con il monitoraggio neurofisiologico oppure con tecnica di 'awake surgery' (chirurgia a paziente sveglio), grazie alla collaborazione con i Colleghi neurologici e i Tecnici di neurofisiologia.
La diagnostica preoperatoria si avvale, a seconda della necessità , della TAC, della Risonanza Magnetica senza e con mdc, degli studi vascolari (angioTAC, angioRM, angiografia) e, talvolta, di metodiche di Medicina nucleare (es. PET con FET), per una migliore definizione istologica e una più precisa diagnosi differenziale con altre patologie.
Eseguo anche interventi per asportazione di tumori spinali, sia extradurali (metastasi, linfomi, mielomi), sia intradurali (meningiomi, neurinomi, gliomi, ependimomi), anche in questo caso con l'ausilio della navigazione e dei monitoraggi neurofisiologici.

CHIRURGIA ENDOSCOPICA
IPOFISARIA E VENTRICOLARE
Con l'ausilio dell'endoscopio, eseguo interventi chirurgici per patologie del sistema ventricolare (idrocefalo, cisti endoventricolari) e della regione ipofisaria (adenomi ipofisari, craniofaringiomi, cisti sellari), in questo secondo caso mediante approccio endonasale in collaborazione con i Colleghi otorinolaringoiatri.
In collaborazione con i Colleghi endocrinologi, eseguo anche un ambulatorio di 'Malattie ipotalamo-ipofisarie' (il lunedì pomeriggio, prenotazione tramite CUP), dedicato all'inquadramento diagnostico dei pazienti con patologie della regione ipofisaria e al controllo nel tempo dei pazienti operati per queste patologie.

CHIRURGIA VERTEBRALE
Eseguo interventi chirurgici per patologie discali (asportazione di ernie cervicali, toraciche e lombari), degenerative-artrosiche (decompressione e artrodesi per stenosi del canale spinale), traumatiche (stabilizzazione di fratture, vertebroplastiche, cifoplastiche) e oncologiche.
Le procedure di artrodesi vengono eseguite con tecnica di navigazione (vedi paragrafo 'La navigazione in chirurgia spinale), mentre gli interventi di decompressione midollare si effettuano con l'ausilio dei monitoraggi neurofisiologici grazie alla collaborazione con i Colleghi neurologi e i Tecnici di neurofisiologia.

INFILTRAZIONI VERTEBRALI ECOGUIDATE
Eseguo, in regime ambulatoriale, infiltrazioni con guida ecografica (e quindi senza la necessità di Rx o di un ambiente di sala operatoria) per le principali patologie dolorose del rachide, ovvero ernie discali cervicali e lombari, radiculopatie in stenosi del canale, cervicalgie e lombalgie da infiammazione articolare,  dolori sacrali da infiammazione dell'articolazione sacro-iliaca.
Le infiltrazioni utilizzano cortisone e anestetico allo scopo di agire localmente a livello della patologia, ovvero a livello del forame neurale, in caso di ernie o radiculopatie, o delle faccette articolari, in caso di dolori del rachide, evitando la somministrazione sistemica dei farmaci (per bocca o in muscolo) o come ausilio quando questa non è efficace.
L'obiettivo del trattamento è quello di risolvere completamente la sintomatologia dolorosa, evitando al paziente, in molti casi, di dover ricorrere all'intervento chirurgico.
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