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L'ALTA TECNOLOGIA IN NEUROCHIRURGIA

La Neurochirurgia dell’Azienza Ospedaliera ASST Ovest Milanese di Legnano si avvale di una sala operatoria ad alta tecnologia grazie alle numerose apparecchiature di nuovissima generazione che la rendono una sala operatoria con pochi eguali non solo in Italia.

Tra queste vi sono, per citare le più importanti, l’esoscopio 4k-3D, la risonanza magnetica intraoperatoria e la fluoroscopia 3D per la navigazione in chirurgia vertebrale.

L’utilizzo di queste apparecchiature consente ai chirurghi di operare con maggiore qualità e sicurezza grazie, per esempio, alla possibilità di elevati ingrandimenti, fondamentali in caso di interventi di microchirurgia, di un più preciso orientamento anatomico e, non da ultimo, di una maggiore completezza dell’asportazione in caso di chirurgia oncologica.

Tutto questo si traduce in vantaggi enormi per i pazienti in termini di sicurezza e di risultato clinico.

L'alta tecnologia: Articoli e risorse

L'ESOSCOPIO IN CHIRURGIA CRANICA E SPINALE

In epoca recente, l’esoscopio è stato introdotto in chirurgia come possibile alternativa al microscopio per un ingrandimento intraoperatorio ancora maggiore e più nitido.

L'esoscopio, infatti, offre immagini 4K-3D con una visualizzazione anatomica dettagliata e di altissima qualità.

E' dotato di una telecamera orbitale esterna 4K-3D con un braccio flessibile e di due monitor rispettivamente da 55 e 32 pollici. È disponibile una funzione di zoom ottico e digitale per ingrandire rapidamente l’immagine e per una visione ancora più dettagliata dell’anatomia del paziente. Il chirurgo opera indossando lenti polarizzate.

Con l’esoscopio si possono eseguire differenti procedure chirurgiche a livello cranico, come la rimozione di meningiomi, gliomi e malformazioni vascolari, dove è richiesto un elevato ingrandimento delle strutture anatomiche, nervose e vascolari.

L’esoscopio viene utilizzato anche in chirurgia spinale, in particolare nella rimozione di ernie discali, cervicali, toraciche e lombari, nella decompressione in caso di stenosi degenerative, e nella rimozione di tumori intradurali e intramidollari, quali meningiomi, neurinomi e gliomi (astrocitomi, ependimomi).

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LA RISONANZA MAGNETICA INTRAOPERATORIA

Nei pazienti con tumori cerebrali, l'obiettivo della chirurgia è la resezione massimale del tumore salvaguardando le condizioni neurologiche. 

Come noto, il gold-standard nella diagnosi dei gliomi cerebrali è la Risonanza magnetica (RM).

Nel maggio 2011 la prima sala operatoria integrata con un sistema di RM intraoperatoria a basso campo magnetico è stata istituita in Italia presso la nostra Unità Operativa. 

La nostra RM intraoperatoria a basso campo magnetico (0,15 Tesla) è ideale per garantire un'adeguata qualità delle immagini senza interferire con la restante strumentazione chirurgica presente in sala operatoria.

E' infatti possibile la combinazione delle immagini RM acquisite in sala operatoria con le immagini radiologiche preoperatorie e con i vari tipi di monitoraggio neurofisiologico (stimolazione diretta, PESS, PEM, PEV).

L'integrazione di queste tecniche consente un controllo ottimale della resezione, garantendo allo stesso tempo una navigazione anatomica e un monitoraggio delle funzioni neurologiche accurati e in tempo reale.

La RM intraoperatoria viene dunque utilizzata nella rimozione di tumori cerebrali, in particolare gliomi di basso e alto grado, e di adenomi ipofisari di grandi dimensioni.

LA NAVIGAZIONE IN CHIRURGIA SPINALE

La navigazione spinale intraoperatoria assistita da computer è una tecnica chirurgica rivoluzionaria che fornisce la localizzazione in tempo reale degli strumenti chirurgici e dei riferimenti anatomici.

Nella nostra Unità Operativa, negli interventi chirurgici spinali che prevedono una strumentazione con mezzi di sintesi (viti, cages), utilizziamo un sistema di fluoroscopia 3D chiamato O-Arm, in grado di fornire immagini di alta qualità, sia in 2D che in 3D. 

Utilizziamo la navigazione in tutte le procedure chirurgiche che richiedono la stabilizzazione di più segmenti vertebrali, come nel caso di patologie degenerative (stenosi e listesi cervicali e lombari instabili), traumatiche (fratture vertebrali a tutti i livelli) e tumorali.

Inoltre, il sistema di navigazione può essere utilizzato sia negli approcci chirurgici posteriori, come accade più frequentemente, sia per navigare l’anatomia del paziente negli approcci anteriori (rachide cervicale e lombare) e laterali (rachide toracico e lombare). 

Sempre allo scopo di ottenere una minima invasività chirurgica, insieme a una riduzione dei danni neurologici al paziente, da qualche anno abbiamo applicato l'uso della navigazione spinale anche alla rimozione di tumori intradurali e del midollo spinale, mediante fusione della immagini RM del paziente con le immagini 3D ottenute in sala operatoria.

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